Che passeggiavo ieri all’imbrunire, non dico mai imbrunire, mi piace dirlo, non l’ho mai detto a una donna, ci vediamo all’imbrunire, non credo però, e allora che una mamma mi è passata davanti e ha detto al suo figlio che questo gli doveva servire come lezione, che il figlio era lì per piangere ma non piangeva ma camminava obliquo tenuto dalla mano della mamma accanto alla mamma che camminavano uscendo da un negozio e che la mamma gli diceva che gli doveva servire da lezione che non si comprano le cose se non si sa il contenuto della cosa che si compra, per esempio, diceva, se tu vedi un scatola che non sai che cosa c’è dentro non la devi comprare, e che il figlio a me mi pareva che ascoltasse la lezione sulle scatole chiuse da non comprare, anche se per un attimo ho pensato a chi gli avesse dato i soldi per comprare una scatola chiusa, e allora mi è venuto da pensare alle cose che non sai che cosa c’è dentro e che per esempio io c’è stato un periodo che a me mi piaceva di comprare le cose a scatola chiusa. Ne ho comprate due, in tutta la mia vita, che compravo le cose, piccole cose, di cui non conoscevo il contenuto, e lasciavo la scatola chiusa anche dopo che l’avevo comprato. Per anni. Che hai comprato? Una scatola chiusa. Che dentro c’è qualcosa ma non so. Ne ho ancora un paio chiuse di scatole chiuse. Non ho mai aperto una scatola chiusa. Che è diverso, per esempio, che compri un pacco di libri a sorpresa e non sai che quali sono ma però sai che sono libri. Quella non è una scatola chiusa. Una scatola chiusa assomiglia alla scritta “Macelleria e non solo” che quel “non solo” è una scatola chiusa. Che tu sai che è una Macelleria ma non sai che cosa è quel “non solo”, più o meno è una scatola chiusa. Io mi compravo delle scatole vere e proprie che non sapevo proprio che cosa che c’è dentro le scatole e allora compravo a scatola chiusa, letteralmente, si dice letteralmente. C’era chi vendeva scatole chiuse e io le compravo. Adesso non le trovo così facilmente. Le comprerei ancora. Sono sempre stato predisposto a comprare le cose a scatola chiusa per me significa proprio questo che non è scritto da nessuna parte che poi la scatola che hai comprato la devi aprire dopo che l’hai comprata per vedere che cosa c’è dentro. Compri la scatola chiusa a scatola chiusa e la lasci chiusa. In quella scatola chiusa mai aperta che non so cosa c’è dentro, ancora oggi, c’è tutto per me. Che non ne devi comprare tante. Anche una sola in tutta la vita. Basta una scatola chiusa per una vita intera. Che secondo me è un grande esercizio di fantasia, di immaginazione, pure, che compri le scatole chiuse e non le apri. A me pare un esercizio di curiosità permanente che è il motivo per cui riesco ancora a pensare con grande curiosità a quelle scatole chiuse mai aperte che ci penso con grande curiosità, che perdura da anni, si dice perdura, e a non ricordare che cosa ho comprato ieri a scatola aperta. Per dire. Che non ho comprato niente ieri. Era un esempio. Un esempio aperto. Che scatola è anagramma di ascolta. La scatola chiusa che ascolto da anni.
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