solo ieri, eravamo alberi e riverberi
e nuvole funambole
e primule campanule
e rose chiuse
e giacinti dipinti
e ginestre orchestre
e portali a spirale
e ardesie amnesie
e le nostre muse e le fantasie.
solo ieri, oltre la betulla spalla,
tra la magnolia e l’ornella,
guardavi nel nulla
e parlavi col capo chino
e con la mano sugli occhi
di quell’edera damiera
che ti faceva strada all’imbrunire
e di quella gatta astratta nel frammento di latta
e di quel vento, che qui m’invento
e della foglia spoglia che non più germoglia
di me solo un’ambra ombra
sul tuo seno tirreno.