Mentre che scrivevo di una cosa della chiesa, che io sto studiando alcuni aspetti della chiesa, non particolarmente antichi ma più vicini ai ruoli della chiesa con la tecnologia, più che ruoli direi rapporti, sì ai rapporti della chiesa con la tecnologia, ecco, sì, i rapporti è meglio, i ruoli no, e allora mentre che scrivevo, che ero al computer e scrivevo gli appunti delle cose che avevo studiato della chiesa che studio, che erano appunti su fogli sparsi, i miei, e poi dai fogli al computer che capita dal libro di un altro al mio foglio e dal foglio mio al computer mio e dal computer mio al foglio della stampante, che è comunque mio, il foglio e la stampante, e poi dal foglio stampato che è sempre mio ma poi lo do da leggere e non è più mio, è di chi lo legge, anche se è mio, come il libro, questo è il mio libro, sì, ma è il mio perché l’ho comprato, tu sei l’autore ma questo libro è mio, sì ma il libro è mio perché io sono l’autore, e così via. Allora, dicevo, scrivevo con la penna, matita, mi piace la matita, pure però la penna, è una conversazione tra analogico e digitale, dai foglietti allo schermo, che poi lo schermo quando si stampa diventa foglietto pure ma non è come il mio scritto a mano ma pure l’ho scritto a mano quello della stampante, cioè prima l’ho scritto, poi la stampante lo stampa ma è comunque scritto con le mani, per dire, per alcuni con i piedi, allora le cose le scrivo con le mani e con i piedi, con il mio corpo, insomma, ecco, ma stavo studiando, orbene, alcuni principi, alcune cose che adesso non è il caso, ma la cosa che è capitato un accidente, non per me, sia chiaro, ma per chi avrebbe letto, che è capitato che mentre scrivevo Santa, con la lettera maiuscola perché che i rapporti della suddetta tecnologia riguardavano la Santa Sede e allora le S sono maiuscole, che mi è capitato, ma per accidente, non mio, ripeto, ma di chi avrebbe letto, di scrivere in questo appunto riportato dall’analogico al digitale la parola Santa con la S maiuscola e che è venuto fuori sullo schermo la parola Satan, pure con la S maiuscola, e allora mi sembrava che io volessi fare un anagramma dice per fare un anagramma mentre studi la chiesa? No, per carità, la carità è in tema, che non è una cosa nuova, mi sono detto dopo che era accaduta la cosa, ma non subito, dopo un po’, per esempio io ecco mi sono ricordato che c’è quel film, Santa’s Slay che è di Steiman, tutto con la S Santa, anche il genitivo sassone, e poi Slay, altra S, che è un film del 2005 dove che nei titoli già si fa questa cosa di Santa e Satan ma io non pensavo neanche al film mentre scrivevo ma io vi giuro, vi giuro, non si giura, vi garantisco, non sono chiare neanche le garanzie e allora non posso garantire un bel nulla, vi dico, ma qui non dici qui scrivi, allora vi scrivo, ecco, ma io vi scrivo qui che io non lo volevo fare quell’anagramma che neanche ci pensavo e che la scritta Satan Sede è inavvertitamente capitata in questi appunti tra analogico e digitale, cioè è capitato sullo schermo, almeno credo, allorquando, vi dirò, è capitata una cosa ancora più raffinata nella fattispecie dell’accaduto. Mi sono fermato a rileggere la frase e inizialmente a me mi sembrava persino una buona frase perché leggevo Santa Sede, che dire che è una buona frase è naturale per il credente, è una banalità, diremo, ma andiamo oltre, dicevo, che la mia mente nonostante il Satan chiaramente scritto continuava a leggere Santa Sede. Poi però ho visto, era sbagliata ed è come se avessi avuto una voce di dentro, e ho capito, che diceva rileggi Massimo, rileggi, e allora ho capito che in quel momento era il diavolo che ci stava, che mi faceva leggere bene una cosa che era scritta male, cioè mi fa leggere la scritta Satan come Santa laddove che lui voleva che lasciassi la scritta Satan Sede che era scritta bene per me e anche per lui, due a zero, ma era poi che io mi sono accorto che era scritta male per me e bene per lui, pareggio, ma poi ho corretto e letto bene, uno a zero per me, che è una partita con un punteggio che non si è capito come siamo arrivati da due a zero senza il calcio d’inizio per dire, che allora questa era una lotta, una lotta tra il bene e il male, tra me che l’avevo scritta male ma letta bene, e lui che la voleva scritta male ma che significava bene per lui, ovvio, ma non so per il non credente, a questo punto, che di solito è poco interessato alle questioni, ecco, ma io, allora no. Ho corretto. Santa Sede. Tutto come prima. Il diavolo pure. Dio pure. Io pure. Santa pure. Sede pure. La Santa Sede è slava.
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