oggi mi manca il tuo sguardo azzardo
blu come il sale arsenale
bianco come l’oro alloro
verde come il pianto incanto
nero come gli alberi liberi
rosso come la notte donchisciotte
acquamarina come il piede in buonafede
ambra come lo squilibrio dell’occhio
avorio come l’idiota patriota
malva come l’osceno reno
viola come la luna duna
giallo come l’arca forca
rosa come la curiosa mimosa
oggi mi manca il tuo sguardo azzurro
e il sussurro della tua mano nella chiara certosa
e le apriscatole parole tra le silenti colonne
e il vento accento dei tuoi aneliti vestiti
l’affresco obelisco
il banco arabesco
il tuo bacio adagio
il libresco portale
la grotta interrotta
il pavimento del mare
la luce controluce
il mistico acrostico
la tua bacca bocca
il tuo seno battibaleno
la brace portavoce
l’amore albergatore
il tuo respiro papiro
il mirto nell’aperto orto
l’acqua cisterna del soffitto
il grande carro nel singhiozzo
e la statua potente che guardavi e la statua vacua che ti guardava
Massimo Gerardo Carrese, “19” in Tropopausa, Ngurzu Edizioni 2017